Osteopatia, Nutrizione per la gestione della SINDROME DEL COLON IRRITABILE. (Luca Collebrusco, DO,PT, and Rita Lombardini, MBSc

La sindrome del colon irritabile è un disordine addominale cronico che affligge circa il 5-20% della popolazione mondiale associato a periodi di diarrea e costipazione. I sintomi vengono definiti come disordini “funzionali”, poiché non si riscontrano anomalie strutturali o di forma dagli esami medici svolti (endoscopie, lastre, esami del sangue). Di conseguenza la diagnosi è sulla base dei sintomi, definiti dai criteri della scala “ROME III Diagnostic Criteria for Irritable Bowel Syndrome”.

Osteopaticamente struttura e funzione sono reciprocamente interconnesse, questo perché la biomeccanica e la postura rispondono a stimoli fisici, chimici, emozionali e psicologici. Ogni malattia è il risultato di disordini anatomici seguiti da disfunzioni somatiche che degenerano in patologia. Le disfunzioni somatiche però sono completamente reversibili e rispondono al trattamento osteopatico.  L’osteopata si concentrerà sul tratto di innervazione simpatica dell’intestino (T4-L2) e i suoi gangli (celiaco, mesenterico alto e basso), sul nervo vago tramite la cervicale alta  (che ha azione parasimpatica), sul nervo splancnico a livello del sacro (sempre azione parasimpatica), e del cingolo pelvico e sul nervo frenico (attraverso la cervicale media che innerva il diaframma toracico).

Ad oggi l’intestino è considerato come il più grande organo endocrino del corpo grazie alla comunicazione tra il sistema enterico, autonomo e l’asse ipotalamo-ipofisi-adrenergico. La sindrome del colon irritabile è identificata come un disordine dell’asse intestino-cervello con alterazioni dei meccanismi umorali, viscerali ed emotivi, che aumentano e peggiorano i sintomi.

Anche la flora batterica gioca un ruolo importante in questa condizione. Il rapporto cellule microbiota è di 1 a 100 ed esso promuove il sistema immunitario, evita la colonizzazione di patogeni e allevia lo stress causato dal dolore viscerale. In base allo stile di vita, all’uso di farmaci come antibiotici, infezioni e dieta la composizione microbiotica può mutare.

Il cibo contribuisce o causa l’insorgenza dei sintomi, sia per fattori meccanici (il cibo aumenta il volume del lume intestinale, attivando chemo e tenso-cettori), sia per fattori chimici (scarsa qualità del cibo, zuccheri, pochi antiossidanti, lipidi e molte fibre, che promuovono l’infiammazione sistemica). La scelta del cibo e dei pre-probiotici deve essere seguita da un professionista, in modo da non peggiorare la situazione.

L’Osteopatia quindi, insieme agli altri metodi, contribuisce lavorando sul sistema autonomo, nocicettivo (ovvero del dolore) e neuro-endocrimo-immuniario. Lo fa grazie al miglioramento del drenaggio linfatico, risolvendo la disfunzione osteopatica e migliorando il rapporto dei diaframmi toracici e pelvico.
Le strutture che andrà a liberare dagli stress saranno: cervicale, base cranica e sub-occipitale, le pelvi e le sacroiliache. La scelta delle tecniche dirette sulla barriera di restrizione come le articolatorie, i thrust impulsi, soft-tissue, o indirette ovvero sui fluidi, sul bilanciamento che non ingaggiano la barriera restrittiva, sarà a carico dell’operatore che potrà anche lavorare sulla funzione del corpo, come ad esempio  la respirazione o la deglutizione.

Riducendo gli stress meccanici si bilanciano gli input neurologici, modulando il dolore. Questo avviene grazie ad un trattamento manuale e non invasivo, ovviamente preceduto dall’esclusione anamnestica e strumentale di patologie più gravi che possono avere gli stessi sintomi della sindrome del colon irritabile.

Il trattamento osteopatico è così un ottimo metodo da accompagnare a modifica della dieta, supplemento nutrizionale e supporto psicologico.

https://doi.org/10.1016/j.explore.2014.06.005


Per informazioni...

Gaia Negro

Dott. ssa Gaia Negro

Osteopata, Massoterapista MCB, Pilates teacher

Telefono: +39 3454493428



Resta Informato sulle attività de Il Punto Di Svolta, iscriviti alla nostra newsletter