I campi d’applicazione del Pilates variano dal fitness, per il puro mantenimento del benessere e della forma fisica, al campo specialistico della riabilitazione ortopedica. L’estrema versatilità della tecnica la rendono unica nel suo genere.
Le persone che frequentano gli Studi Pilates nel mondo sono le più varie:
- Atleti che completano la preparazione generale all’attività agonistica
- BalleriniSportivi che eseguono programmi di riabilitazione dopo eventi traumatici
- Adolescenti che correggono, con esercizi divertenti, vizi posturali
- Persone che vogliono mantenersi in forma
- Donne in gravidanza per prepararsi al parto
- Donne dopo la gravidanza per riconquistare in fretta la perfetta forma fisicaAnziani che vogliono ritrovare elasticità
Gli esercizi si possono svolgere a corpo libero, con piccoli attrezzi e su macchine; essi non presuppongono una ripetizione esasperata finalizzata a sé stessa e nell’arco di una seduta della durata di circa un’ora è possibile il coinvolgimento di tutti i gruppi muscolari in tutte le loro funzioni.
L’originalità e la varietà degli esercizi è tale da non annoiare mai le persone che si avvicinano al Metodo Pilates.
Il Pilates fonde i migliori aspetti delle discipline fisiche occidentali con quelli delle discipline orientali. La serie completa degli esercizi permette un lavoro muscolare non solo segmentario, ma di coordinazione di tutte le regioni corporee. Il Metodo Pilates permette di utilizzare tutti i piani spaziali. La versatilità degli attrezzi consente la loro veloce modifica. Le resistenze possono essere aumentate o diminuite con estrema facilità. Ogni esercizio può essere personalizzato.
Scopo principale del Metodo Pilates è quello di rendere le persone consapevoli di sé stesse, del proprio corpo e della propria mente e si avvale di un sistema di allenamento con attrezzi ed a corpo libero.
Chi ha inventato il Metodo Pilates? Joseph Hubertus Pilates nasce in Germania nel 1880. Di costituzione gracile, si dedica alla pratica del body building. Quando scoppia la Prima Guerra Mondiale, Pilates viene internato in un campo di prigionia per un anno assieme ad altri connazionali.
Durante questo periodo non si perde d’animo ed organizza l’allenamento proprio e dei suoi compagni, perfezionando in tal modo i suoi principi sulla salute e sul body building. Trasferito sull’isola di Mann, trova una realtà differente: soldati menomati dalle battaglie, debilitati dalle malattie, immobilizzati da tempo; è qui che decide di utilizzare macchinari da lui stesso costruiti per aiutare i reduci nella riabilitazione. Terminata la guerra e rientrato in Germania, affina le attrezzature per la rieducazione (alcune di esse sono utilizzate tutt’oggi). Ma è l’incontro di Pilates con Rudolph von Laban, uno dei maestri della danza moderna, che porta il Metodo ad essere utilizzato per l’allenamento base dei ballerini.
Ciò spiega come, a torto, si è spesso associata la tecnica al solo mondo della danza. Negli anni’30, dopo essersi trasferito in America, Pilates si dedica alla codificazione del suo Metodo ed al perfezionamento dei suoi particolari attrezzi. E’ proprio di questi anni la nascita dell’Universal Reformer, l’attrezzo che a tutt’oggi è parte centrale del Metodo Pilates. Pilates muore attorno agli anni sessanta. E’ quindi solo recentemente, e grazie ad Hollywood (è l’allenamento preferito da molti attori, attrici e modelle che hanno indicato nella pratica di questa tecnica il benessere e la bellezza dei loro corpi), che entra a far parte del fitness quotidiano. “La cosa importante non è ciò che stai facendo, ma come stai eseguendo ciò che fai” J.H. Pilates.